venerdì 30 settembre 2011

Classe 1961

Finalmente si è deciso di organizzare l'evento! Mega cena al cavallo pazzo,mezzo secolo da festeggiare insieme ai coetanei, nati qui o e nati altrove ma residenti.Un elenco infinito di nomi da contattare per il 29 di Ottobre.Chiamo Antonella e le dico che ho desiderio di portare il n° 49 della lista .Maria ha frequentato con me i tre anni di scuole medie,risiede in una frazione di questo comune,ora è sposata ed ha due figli grandi.Soffre di sclerosi multipla,la malattia le fu diagnosticata nel 1997 .Non conoscevo la sua famiglia allora, ma chiedevo sue notizie ad un'amica comune quando veniva a fare spesa nel negozio dove lavoravo. Maria entrò in coma e vi restò a lungo ,poi ne uscì ma era tutta rallentata,parlava male e molto lentamente ,la memoria le faceva brutti scherzi non ho mai capito se fu una conseguenza del coma,oppure una caratteristica propria della malattia, neanche quell'amica comune seppe spiegarmelo,rimase per anni in quello stato ..quasi di letargia , Pia me la portò un sabato mattina in negozio ,non fu possibile scambiare più di qualche parola,c'era gente ed io stavo lavorando.Quando abbiamo festeggiato i 40 anni lei era a Roma per curarsi,poi ogni tanto avevo notizie da persone a lei vicine.Non sono mai andata a trovarla,timore di essere inopportuna? Timidezza nei confronti della famiglia che non conoscevo?Oppure semplicemente paura di vederla così cambiata.Era una freccia più di trent'anni fa,correva a staffetta ed era velocissima sui percorsi brevi,la volevano tutti nella loro batteria ai tempi della scuola.Così mi decido e vado a trovarla insieme ad Antonella che aveva avvertito il marito della nostra visita.Siamo arrivate nella piccola frazione con piazzetta deserta, non è stato difficile trovarla ,davanti casa sua un cagnolino piccolo e cicciotello colore arancio ci ha abbaiato e ringhiato,con Antonella abbiamo comunque proseguito, perché le dimensioni del cane non erano tali da farci fare marcia indietro.Salite le scale, sempre inseguite dal cane ringhiante abbiamo suonato, la porta era aperta.Lei seduta sul divano ci aspettava.Saluti e abbracci e un po' di intenerita emozione per quell'incontro.Ci ha invitate a sederci .Precedendoci, ha preso subito"il toro per le corna" e ci ha detto:-So perché siete qui ,per invitarmi alla cena,vi ringrazio per aver pensato a me ,ma io non posso. -Perché?Le chiedo io -Perché dipendo dagli altri in tutto Sandra,ho bisogno di qualcuno che mi prenda sottobraccio per camminare,ho bisogno di qualcuno che mi accompagni in bagno quando devo andare,ho bisogno anche di qualcuno che a tavola mi taglia la carne. -Non è un problema Maria,ci sono io ,ti accompagno dove vuoi ti taglio la carne e sto a tua disposizione tutta la sera,ma ti prego non lasciare a questa malattia il potere d'impedirti una serata eccezionale con vecchi amici. Cercando goffamente di discolparmi ho aggiunto-T'ho pensata sempre e mi scuso per non essermi mai fatta viva ma ho sempre chiesto tue notizie,...e ti trovo bene,sei sempre bella e non hai difficoltà a parlare come quando sei venuta a trovarmi in negozio con Pia. -Si sto facendo una cura nuova ed ha i suoi effetti ma non pensare che è sempre così come mi vedi ora.Non verrò Sandra non insistere,mi piacerebbe tanto,ma farmi vedere così dopo tanti anni,attirerei l'attenzione e quel sentimento di pietà che detesto. -Arriviamo per primi così ci sediamo e non ti nota nessuno, è un occasione irripetibile non ci saremo di sicuro a festeggiare i 100 anni,quando mai ci ricapiterà più di trovarci tutti insieme?. E così s'è fatto silenzio e poi è scoppiata in un pianto...non sapevo più che dirle,Antonella le ha detto che il valore di una persona non è dato da come cammina o dallo stato di salute, che le sue paure sono solo limiti posti dalla mente e che non hanno ragione di essere.Gli amici l'avrebbero guardata con gli occhi del cuore,doveva assolutamente venire a quella cena o avrebbe rimpianto di non aver partecipato. Lei ha detto ancora che non potevamo capire,e ha cominciato a raccontare il disagio dei primi tempi di quando ancora la malattia era una nemica sconosciuta e poi l'evolversi del dramma e dei problemi,anche di relazione con gli altri,di come tanti amici si erano volatilizzati appena saputo della sua malattia,di quante volte ha desiderato scomparire.Nel frattempo arrivato pure il marito,abbiamo bevuto tutti del thè ,.. anche lui ha cercato di convincerla ad uscire con noi.Ma lei mi guardava e continuava a ripetermi -non puoi capire...non puoi capire Ha pianto quasi tutto il tempo e non c'era verso di consolarla,ho capito poi che quello sfogo era necessario e non andava fermato.Dopo circa due ore di tentativi per convincerla si è asciugata gli occhi, e mi ha detto: -Per il momento è no,però ti prometto che ci penso su meglio. Poi mi ha detto porgendomi il braccio e guardandomi con gli occhi lucidi: -Vieni qui,ti faccio vedere come cammino.....dammi la mano. L'ho aiutata ad alzarsi,continuava a guardarmi sembrava mi stesse studiando,sempre in silenzio abbiamo fatto il giro del tavolo.Postura dritta, la gamba sinistra avanti quasi a stabilire la traiettoria, la destra con il piede inclinato ad ore due procedeva a passi piccoli e vicini seguendo la sinistra.........ho ripensato al passo sorpassato che facevamo a ginnastica ritmica,..lungo breve breve, era armonioso e anche il suo per quanto "strano"..era comunque aggraziato e per niente goffo. Concentrata in quel procedere lento ma con il viso inclinato verso di me continuava a guardarmi,mi son sentita insignificante sottobraccio a quel mistero.Chissà quali profondità dell'essere ha toccato in tutti questi anni con il suo dramma.....ma io non posso capire... e dopo due giri di tavolo ci siamo sedute ci siamo salutate e ci siamo promesse di risentirci presto.Ho lasciato la casa di Maria con Antonella in silenzio.

4 commenti:

Paola ha detto...

Bellissimo, Sandra! Grazie!

sandra Marcellini ha detto...

Grazie a te Paola....mi porto dietro ancora quel senso di smarrimento provato lì.

nonnatuttua ha detto...

Sandra, spero che la tua amica sia venuta, ma in ogni caso le hai fatto un gran regalo con la tua presenza e con il tuo offrire aiuto senza farle pesare niente....

sandra Marcellini ha detto...

E' per il 29 di Ottobre Faustina. Ma nutro buone speranze ,forse per quell'occasione ci sarà anche una sua cugina che viene da fuori,sono molto legate.Maria con lei si sposta più volentieri.Sicuramente le ho fatto un bel regalo,ma credimi questo incontro è stato un bellissimo regalo anche per me.Grazie Fa.Bacioni