lunedì 29 agosto 2011


Il finestrino come un quadro,sfilano veloci le immagini in processione.Il treno è in corsa.Impresso sul vetro,immobile, il riflesso della bottiglia d'acqua quasi vuota.La carrozza è chiassosa.Sono infastidita dal vociare dei vecchi e dei piccoli.Raggi di sole stanco mi colpiscono gli occhi,c'è un odore strano,sembra quasi minestra di verdure,quella che preparano nelle mense.Non riesco a riordinare i pensieri,si accavallano rapidi e sconnessi.La mia testa salta di palo in frasca.Luisa mi guarda,capisce e mi dice:-Prova a dormire,così magari fai il tuo silenzio,ti chiamo io quando arriviamo.
Ma non ho voglia di dormire,c'ho un fastidio,quasi una smania,il malessere è indecifrabile..forse c'è un po' di rabbia insieme alla tristezza.Quei cipressi giganti e gli enormi pini marini sorvegliano come totem guardiani la moltitudine indifesa....le foglie secche ai lati dei viali sono le lacrime di ciò che si è perso.Voglio andare a raccogliere more,farò una gelatina,le andrò a raccogliere per i sentieri del Catria sotto fonte Avellana.E' un posto magico quello,tanto spazio,nessun tempo.Penso a quel tasso millenario che cita S. Pier Damiani nei suoi scritti,m'immagino li seduta,sopra le sue radici,con la schiena poggiata al possente tronco e respirare il bosco.Pensare questo mi porta sollievo.Quanti sguardi sperduti oggi.Penso al pianto nascosto che nessuno vede.Penso ai rimpianti di Paolo,allo smarrimento di ognuno.Se potessi rappresentare questo tempo con un dipinto, l'urlo di Munch sarebbe appropriato.Il treno è fermo, possiamo scendere,la stazione è quasi deserta,non è ancora buio ma le luci sono accese,anche il cielo è acceso di rosso dietro i monti neri.L'aria è pulita ,i grilli cantano, il giorno è quasi finito.

2 commenti:

Paola ha detto...

Bello! Grazie Sandra. E scusa se l'ho letto solo ora.

sandra Marcellini ha detto...

Grazie a te Paola che presti attenzione a quel che scrivo.Certe volte scrivere quel che si sente aiuta ad alleggerirsi,è un po' come sfogarsi.Bacioni.